Il numero di dicembre 2023 di "Alere Flammam. Pubblicazione indipendente di storia dello scautismo" ha ripreso, dedicando anche la copertina, un articolo di Lucio Costantini comparso sul quotidiano fiumano "La Voce del Popolo" in cui si racconta la storia dei gruppi scout sorti in Istria, a Fiume e a Zara nel periodo in cui hanno fatto parte dell’Italia (La vita breve degli scout italiani a Fiume, in Istria e in Dalmazia).
L’annessione alla Jugoslavia comunista avrebbe posto fine a questa esperienza aggregativa poiché la gioventù doveva essere esclusivamente inquadrata dalle organizzazioni della dittatura titoista. Interessante poi l’album fotografico Immagini e testimonianze. L’avventura dello scautismo italiano in Istria e Dalmazia si conclude con l’esodo. Roberto Stanzione in "Istria 1946. Lo scautismo e la mancanza di ideali" racconta quindi la breve stagione dello scautismo a Pola durante il Governo Militare Alleato e prima dell’annessione alla Jugoslavia.
In occasione della ricorrenza della Giornata del Ricordo, riguardante i tragicamente noti avvenimenti delle Foibe, non possiamo non pensare anche all'esodo dei Giuliano Dalmati colpevoli, nei confronti dei nuovi occupanti, di essere italiani.
Tra i profughi erano presenti tanti scout (basti ricordare gli appartenenti all Asci di Fiume, Zara e Pola ) e tra questi Roberto Stanzione futuro fondatore della Sezione CNGEI di Valmadrera e infaticabile organizzatore del "campo mandi" nel post terremoto nel Fiuli.
Insieme a Roberto abbiamo condiviso un pezzo di strada insieme e oggi che, è passato a miglior vita, desidero ricordarlo, farlo conoscere attraverso le sue parole (una sorta di testamento morale), queste immagini comprendente una foto a me cara che gli ho scattato in occasione del Jamboree in Australia nel gennaio 1988.
Nell' ultimo numero di Alere Flammam, prendendo spunto da un articolo di Lucio Costantini ( "La vita breve degli scout italiani in Istria e Dalmazia") si raccontano le vicende dell'allora sedicenne Roberto (Bob per gli amici) in quegli anni difficili.
Salvatore ZAPPARDINO