Una riflessione provocatoria in occasione della commemorazione della Battaglia di Lepanto.
E così siamo arrivati a considerare che sgozzare un Sacerdote mentre sta officiando la Santa Messa sia sì un atto di guerra, ma non di religione.
Probabilmente è la guerra dei bottoni; scusatemi, non me ne ero accorto.
Quando da giovane andavo al catechismo dove il Parroco e non altri o altre, lo insegnava, mi entusiasmava l’idea che con la Cresima si diveniva “soldati di Cristo” e ricordo ancora sul libricino un disegno che la raffigurava con un ragazzo che impugnava la spada alzata al cielo ed una Croce che campeggiava sullo scudo.
Certo erano immagini didascaliche per far rimanere nella mente alcuni principi della religione Cristiana e di una Chiesa Santa, Cattolica, Apostolica e Romana; debbo dire che ci sono riuscite bene, dato che a sessanta e più anni ancora le ricordo.
Oggi non è più corretto pensare alla spada che difende la nostra Religione, ma al massimo possiamo cercare la confezione della “Misericordina” che con 4,90 Euro la puoi comprare in internet.
Noi.
Loro, e per loro intendo i seguaci dell’Islam, no: sono addestrati prima con un sistematico lavaggio del cervello (ieri lo ha raccontato Magdi Cristiano Allam), poi con addestramenti militari ad attaccare tutti coloro che non sono Musulmani, coè gli infedeli, ovvero noi, e ad ucciderci senza alcuna remissione.
Sgozzarci è meglio, così si compie il sacrificio biblico e rituale dell’infedele.
Non siamo sempre stati così pavidi e privi di un minimo di coraggio. Senza dover ricorerre ai Martiri o alle Crociate non dobbiamo dimenticarci che c’è stata Lepanto nel corso della storia e che la Chiesa fino al secolo scorso non aveva paura di recitare la “ Missa contra Turcas” o la “ Missa contra paganos” che sono sostanzialmente identiche.
Un piccolo avvertimento per meglio comprendere il testo della invocazione che riporto integralmente : contra non significa “contro” in senso moderno, ma va tradotto quale confutazione delle tesi, in quanto il significato di “avverso a” si traduce in “versus” , da cui la sigla “vs” che ancora oggi compare nelle dispute sportive nel mondo anglosassone.
INTROITUS
Ps. 43, 23-24 et 25-26.- Exsúrge, quare obdórmis, Dómine? exsúrge, et ne repéllas in finem: quare fáciem tuam avértis, oblivísceris tribulatiónem nostram? Adhǽsit in terra venter noster: exsúrge, Dómine, ádjuva nos et líbera nos. (T.P. Allelúja, allelúja). ~~ Ps. ibid., 2.- Deus, áuribus nostris audívimus: patres nostri annuntiavérunt nobis. ~~ Glória ~~ Exsúrge, quare obdórmis, Dómine? exsúrge, et ne repéllas in finem: quare fáciem tuam avértis, oblivísceris tribulatiónem nostram? Adhǽsit in terra venter noster: exsúrge, Dómine, ádjuva nos et líbera nos. (T.P. Allelúja, allelúja).
Ps. 43, 23-24 et 25-26.- Svègliati, perché dormi, Signore? Dèstati, non ci respingere per sempre. Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione? Il nostro corpo è steso a terra. Sorgi, Signore, vieni in nostro aiuto e liberaci. (T.P. Alleluia, alleluia) ~~ Ps. ibid., 2.- Dio, con i nostri orecchi lo abbiamo udito, i nostri padri ce lo hanno raccontato ~~ Gloria ~~ Svègliati, perché dormi, Signore? Dèstati, non ci respingere per sempre. Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione? Il nostro corpo è steso a terra. Sorgi, Signore, vieni in nostro aiuto e liberaci. (T.P. Alleluia, alleluia)
ORATIO
Oremus
Omnípotens sempitérne Deus, in cujus manu sunt ómnium potestátes et ómnium jura regnórum: réspice in auxílium Christianórum; ut gentes paganórum, quæ in sua feritáte confídunt, déxteræ tuæ poténtia conterántur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo
Onnipotente e sempiterno Dio, nella cui mano è la somma dei poteri e dei diritti di tutti i regni: sovvieni in aiuto dei Cristiani, affinché i pagani che confidano nella loro ferocia, siano annientati dalla potenza della tua destra. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio libri Esther
Esth. 13, 8-11 et 15-17
In diébus illis: Orávit Mardochaéus ad Dóminum, dicens: Dómine, Dómine, Rex omnípotens, in dicióne enim tua cuncta sunt pósita, et non est qui possit tuæ resístere voluntáti, si decréveris salváre Israël. Tu fecísti cælum et terram, et quidquid cæli ámbitu continétur. Dóminus ómnium es, nec est qui resístat majestáti tuæ. Et nunc, Dómine Rex, Deus Abraham, miserére pópuli tui, quia volunt nos inimíci nostri pérdere, et hereditátem tuam delére. Ne despícias partem tuam, quam redemísti tibi de Ægýpto. Exáudi deprecatiónem meam, et propítius esto sorti et funículo tuo, et convérte luctum nostrum in gáudium, ut vivéntes laudémus nomen tuum, Dómine, et ne claudas ora te canéntium, Dómine, Deus noster.
In quei giorni Mardocheo pregò il Signore e disse: «Signore, Signore, Re, Onnipotente, tutte le cose sono sottoposte al tuo potere e nessuno può opporsi a te nella tua volontà di salvare Israele. Tu hai fatto il cielo e la terra e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento. Tu sei il Signore di tutte le cose e nessuno può resistere alla tua maestà. Ora, Re Signore, Dio di Abramo, risparmia il tuo popolo! Perché mirano i nostri nemici a distruggerci e bramano di far perire quella che è la tua eredità. Non trascurare la porzione che per te stesso hai liberato dal paese d'Egitto. Ascolta la mia preghiera e sii propizio alla tua eredità; cambia il nostro lutto in gioia, perché vivi possiamo cantare inni al tuo nome, Signore, e non lasciare scomparire la bocca di quelli che ti lodano».
GRADUALE
Ps. 82, 19 et 14.
Sciant gentes, quóniam nomen tibi Deus: tu solus Altíssimus super omnem terram.
V. Deus meus, pone illos ut rotam, et sicut stípulam ante fáciem venti.
Sappiano i pagani che tu hai nome «Dio», tu solo sei l'Altissimo su tutta la terra.
V. Mio Dio, rendili come turbine, come pula dispersa dal vento.
Fra l'anno dopo il Graduale si dice l'Alleluia:
Allelúja, allelúja.
Ps. 79, 3.
Excita, Dómine, poténtiam tuam, et veni : ut salvos fácias nos. Allelúja.
Alleluia, alleluia
Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. Alleluia
Dopo la Domenica di Settuagesima dopo il Graduale si dice, omessa l'Alleluia, il Tratto:
Ps. 78, 9-11.
Adjuva nos, Deus, salutáris noster : et propter honórem nóminis tui, Dómine, líbera nos: et propítius esto peccátis nostris, propter nomen tuum.
V. Ne quando dicant gentes: Ubi est Deus eórum? Et innotéscat in natiónibus coram óculis nostris.
V. Víndica sánguinem servórum tuórum, qui effúsus est : intret in conspéctu tuo gémitus compeditórum.
Aiutaci, Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, salvaci e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome.
V. Perché i popoli dovrebbero dire: «Dov'è il loro Dio?». Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi.
V. Vendica il sangue dei tuoi servi. Giunga fino a te il gemito dei prigionieri.
Durante il Tempo Pasquale, omesso il Graduale, si dice solo l'Alleluia:
Allelúja, allelúja.
Ps. 79, 3.
Excita, Dómine, poténtiam tuam, et veni: ut salvos fácias nos. Allelúja.
Ibid. 15-16.
Deus virtútum, convértere, réspice de cælo, et vide, et vísita víneam istam: et pérfice eam, quam plantávit déxtera tua. Allelúja.
Alleluia, alleluia
Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. Alleluia
Dio degli eserciti, volgiti, guarda dal cielo e vedi e visita e proteggi questa vigna, che la tua destra ha piantato. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ☩ sancti Evangélii secundum Lucam
Luc. 11, 5-13
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Quis vestrum habébit amícum, et íbit ad illum média nocte, et dicet illi: Amíce, cómmoda mihi tres panes, quóniam amícus meus venit de via ad me, et non hábeo, quod ponam ante illum: et ille deíntus respóndens, dicat: Noli mihi moléstus esse, jam óstium clausum est, et púeri mei mecum sunt in cubíli, non possum súrgere et dare tibi. Et si ille perseveráverit pulsans: dico vobis, et si non dabit illi surgens eo quod amícus ejus sit, propter improbitátem tamen ejus surget, et dabit illi quotquot habet necessários. Et ego dico vobis: Pétite, et dábitur vobis; quaérite, et inveniétis; pulsáte, et aperiétur vobis. Omnis enim, qui pétii, áccipit; et qui quærit, invénit; et pulsánti aperiétur. Quis autem ex vobis patrem petit panem: numquid lápidem dabit illi? Aut piscem: numquid pro pisce serpéntem dabit illi? Aut si petíerit ovum: numquid pórriget illi scorpiónem? Si ergo vos, cum sitis mali, nostis bona data dare fíliis vestris: quanto magis Pater vester de cælo dabit spíritum bonum peténtibus se?
In quel tempo, Gesù disse si suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza. Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».
OFFERTORIUM
Ps. 17, 28 et 32.
Pópulum húmilem salvum fácies: et óculos superbórum humiliábis: quóniam quis Deus præter te, Dómine? (T.P. Allelúja).
Tu salvi il popolo degli umili, ma abbassi gli occhi dei superbi. Infatti, chi è Dio, se non te, Signore? (T.P. Alleluia)
SECRETA
Sacrifícium, Dómine, quod immolámus, inténde: ut propugnatóres tuos ab omni éruas paganórum nequítia, et in tuæ protectiónis securitáte constítuas. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Riguarda, o Signore, al sacrificio che ti immoliamo: libera i tuoi campioni dalla nequizia dei pagani e costituisci sotto la tua sicura protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Ps. 118, 81, 84 et 86.
In salutári tuo ánima mea, et in verbum tuum sperávi : quando fácies de persequéntibus me judícium? Iníqui persecúti sunt me, ádjuva me, Dómine, Deus meus. (T.P. Allelúia)
Mi consumo nell'attesa della tua salvezza, spero nella tua parola. Quando farai giustizia dei miei persecutori? Gli iniqui mi perseguitano: vieni in mio aiuto, o Signore mio Dio. (T.P. Alleluia)
POSTCOMMUNIO
Oremus
Protéctor noster, áspice, Deus: et propugnatóres tuos a paganórum defénde perículis; ut, omni perturbatióne submóta, líberis tibi méntibus desérviant. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo
Volgiti, o Dio nostro protettore, e difendi i tuoi campioni dalle insidie dei pagani, affinché tolto di mezzo ogni timore ti servano con la mente libera. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Se posso, anch’io chiedo Ubi est Deus eorum? Ma ancor più smarrito: “ Dov’è la nostra Chiesa a paganórum defénde perículis ? ”
Viva il Re.
Alberto URIZIO von KOVERECH
Immagine del titolo da http://tradidiaccepi.blogspot.com/2018/07/missa-contra-paganos.html