Accorato appello del nostro Presidente Onorario Cav. Giovanni Ruzzier a mario Draghi.
Ill.mo Signor Presidente,
chi Le scrive è un cittadino piccolo, piccolo, esule Istriano, ex appartenente alle Forze Armate, ora pensionato.
Ho scritto molte volte alle massime cariche dello Stato senza mai avere una ben che minima risposta. Penso che anche con Lei le cose non cambieranno, ma voglio sperare che Le venga consegnata questa mia lettera, spedita con raccomandata A/R, in doppia busta, “riservata personale”.
Presidente Draghi, non La invidio. Lei ha preso in mano le redini di uno Stivale allo sbando più completo. In questa nostra Nazione ( mi perdoni, io non userò mai il sostantivo “Paese”) siamo al collasso: un Parlamento che NON esiste, fatta salva l’onesta opposizione di Fratelli d’Italia, grazie alla quale non siamo una Nazione tipo sovietico o sudamericano; una Magistratura che, a causa di una certa “corrente”(ma è possibile?) è alla ricerca di una credibilità ormai perduta, che non gode alcuna fiducia dal popolo ben pensante ed onesto, la continua immigrazione clandestina con tutti i suoi aspetti socio-economici e sanitari, la diversificazione tra i cittadini nei ristoranti, la chiusura o peggio il fallimento di tante piccole aziende, ossatura portante della nostra economia nazionale per NON aver avuto i “ristori”necessari a superare questo tragico momento della vita personale di ognuno di noi.
Presidente Draghi, Lei è uomo di cultura vasta e profonda e lo dimostra il Suo curriculum vitae. Nella veste di Presidente del Consiglio di questo strano Governo, che al suo interno ha tutti i partiti l’un contro l’altro armati, partiti che MAI potranno trovare un punto di approdo comune, a Lei non resta che fare la faccia feroce.
Forte della Sua posizione, non mi parli di costituzionalità e altre tesi amene. Per raddrizzare la situazione, blocchi l’iter della legge Zan, lo jus soli, sblocchi il coprifuoco a beneficio di tutta l’imprenditoria, blocchi l’immigrazione clandestina, inizi a riformare seriamente la Giustizia.
Per fare ciò. Come Le ho detto prima, pesti i pugni sul tavolo del potere e dica a chiare lettere ai partiti che La sostengono (ma che ben volentieri la vedrebbero fuori Palazzo Chigi) che da oggi a decidere sarai Lei e soltanto Lei.
L’Italia ha bisogno urgente e inderogabile di avere un Capo che comandi e, poiché Lei è fuori dal novero delle logiche dei partiti, è il solo a poterlo fare.
Dica BASTA a tutto ed a tutti! Lei ha la possibilità di essere ricordato, un domani, come l’Uomo che ha salvato la Nazione dalla dabbenaggine, dalla inconsistenza, dall’opportunismo, dal malaffare di chi ha trovato posto anche nei più alti consessi di questa malnata Repubblica.
Le diranno che è un despota arrogante. Meglio essere un despota arrogante che subire passivamente i mal celati accordi sotto banco di una politica politicante e corrotta, Magistratura compresa.
Può farcela Presidente Draghi. Dall’alto del taciturno Colle Quirinale non ci sarà alcuna osservazione che possa interferire con il Suo importante incarico di porre fine ad un “sistema” destinato a farci morire tutti per inedia o peggio per sopraffazione.
Auguri Signor Presidente, Dio La assista.
Cordiali, rispettosi saluti. Con stima,
Giovanni RUZZIER