26 Feb
LETTERA AL PRESIDENTE MATTARELLA

Lettera infuocata del nostro Presidente Onorario al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.                                                                                                                                                     

             Rimini, 10 febbraio 2021


Ill.mo Signor Presidente,

Le dico subito che mi sento offeso  umiliato, tradito dalle Istituzioni e, Glielo dico senza mezzi termini, anche da Lei.

Da quando ha assunto la massima carica dello Stato,  ogni anno nella ricorrenza del “Giorno del Ricordo” Le ho scritto, rappresentandoLe l’infame negazionismo di una tracotante, volgare, oscena schiera di personaggi ben retribuiti che, da sempre vomitano insulti volgari contro di noi Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, personaggi che si identificano nell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani.

Un esempio? Ecco cosa oggi  scrive l’A.N.P.I. Brescia centro: “””Basovizza non è tecnicamente una foiba ma un pozzo minerario abbandonato. Non ci sono prove documentarie certe che vi siano avvenute esecuzioni o vi siano state sepolte vittime delle epurazioni: “E allora le foibe?”(2021)  “””

Orbene, Presidente, Lei è andato - mano nella mano – con il Presidente della Repubblica di Slovenia a rendere omaggio ai tanti infoibati, dinanzi a quel “pozzo minerario abbandonato” dove,  tra gli altri.  riposano il sonno  97 finanzieri, rei di essere italiani.

Basovizza è “monumento nazionale”, ma che senso ha se ci sputiamo sopra ad ogni ricorrenza  nel “Giorno del Ricordo”?

Ci fosse anche un solo trucidato dall’infame nazionalismo comunista della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia, questo basterebbe a dire: Basta!

Sono certo che i Suoi zelanti segretari non Le avranno mai fatto  menzione dei miei scritti. Questa volta forse lo faranno, perché Signor Presidente, a 86 anni compiuti, dopo avere all’età di 15 anni subito l’arresto da parte del’UDBA e conosciuto il  carcere per propaganda a favore della Madre Patria, posso anche affrontare il carcere per vilipendio alla Sua persona.

Non mi attendo una Sua risposta, tanto chi sono io per meritare tanta attenzione? Un incorreggibile esule istriano che raggiunge quella che fu la sua terra natale soltanto per portare un fiore sulla tomba dei propri Cari, quella tomba di proprietà che mi è stata confiscata dai comunisti nel 1946 e per  la quale pago annualmente l’affitto, ma forse queste cose a Lei non interessano.

A Sua disposizione, Signor Presidente.

                     

Giovanni RUZZIER


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Ill.mo Signor

On. Sergio MATTARELLA

Presidente della Repubblica Italiana

Palazzo del Quirinale

R O M A


Foto da 
Giorno del Ricordo, Mattarella: "L'orrore delle foibe colpisce le coscienze" - MeteoWeek 

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