Un nome solo: Carlo Alberto dalla Chiesa.
Per non dimenticare nè l’uomo, nè il comandante, nel suo estremo sacrificio per la Patria.
Si per la Patria, per il suo alto senso dello Stato. Di quello Stato che lo abbandono’ lasciandolo solo provocandogli le ore più buie della sua gloriosa vita.
Purtroppo quello che fece ancora più male furono le lacrime di coccodrillo versate dopo il suo sacrificio.
Per chi ha coscienza, si è immolato con un atto di eroismo compiuto con l'umiltà di un vero servitore della Repubblica.
Oggi, nel giorno della ricorrenza del suo QUARANTESIMO brutale assassinio, mi domando se il suo sacrificio è servito a qualcosa.
Gianluca RIGUZZI
Nella strage di via Carini, oltre al Prefetto, Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, perirono anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo.