10 Aug
SÀN LURÈNZ DLA GARDÈLA. 

Oggi 10 agosto, ritorno idealmente nella "mia" Ravenna per segnalare un mosaico con protagonista San Lorenzo, che viene, in data odìerna, ricordato e celebrato.

 

La magnificenza dei mosaici ravennati, va solamente ammirata, ed ecco l'immagine della decorazione musiva parietale del Mausoleo di Galla Placidia, lunetta sud col particolare, dedicato ai consoci del Circolo "La Gardèla" di via Portone. Familiarmente la chiamiamo SÀN LURÈNZ   DLA GARDÈLA. 

La scena risulta divisa in tre parti: - un armadietto con i libri degli Evangelisti; - una graticola con le rotelle, avvolta dalle fiamme; - e sulla destra, un personaggio maschile nimbato che reca, nella mano destra, una lunga croce che poggia sulla spalla e, nella sinistra, un libro aperto. Il personaggio, barbato, vestito di tunica e pallio a tinte chiare (bianco e grigio) coi sandali, procede verso il centro della scena dove, esattamente sotto la finestra, i cui intradossi sono decorati da motivi fitomorfi, dov'è posizionata una graticola (gardèla) a rotelle, avvolta dalle fiamme. Sull'estrema sinistra è, invece, rappresentato un armadietto aperto, entro il quale vi sono dei libri, ben riconoscibili come quelli degli Evangelisti perché segnalati dai loro nomi. L' armadietto assomiglia quasi ad un piccolo tempietto pagano con il timpano, adornato da  una ricca decorazione color oro. 

Benché non sia attestato tale culto a Ravenna, Gillian Mackie (MACKIE 1990, New light on the so-called Saint Lawrence, pp. 54-59), riconosce nel personaggio maschile San Vincenzo di Saragozza il quale, come San Lorenzo, fu diacono e condannato alla graticola e alla successiva scorticazione sotto Diocleziano. I libri dentro l'armadietto si ricollegherebbero ai suoi libri segreti bruciati dai suoi persecutori, non essendo riusciti a farlo parlare nemmeno sotto tortura. 

E stasera......... si esprime il desiderio. volgendosi in una zona buia, con lo sguardo a nord est.


X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto: l’uccisero: cadde tra spini: ella aveva nel becco un insetto: la cena de’ suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell’ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l’uccisero: disse: Perdono; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh!, d’un pianto di stelle lo innondi quest’atomo opaco del Male! 

Giovanni Pascoli


Un saluto e l'augurio di un lungo ed intenso buon martedì.


Gianluca RIGUZZI


Immagine del titolo da https://www.ravennanotizie.it/societa/2018/08/09/festa-di-san-lorenzo-ravenna-al-mausoleo-di-galla-placidia-si-celebra-la-santa-messa/


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