L'ennesimo intollerabile affronto del Vaticano alla nostra Europa.
La notizia non ha nulla di sensazionale, giacché sentiamo Bergoglio pontificare quotidianamente in favore dei migranti, contro l'Italia e contro l'Europa, tuttavia merita attenzione in quanto ennesima espressione di un livore antinazionale ed antieuropeo. Apprendiamo che la rivista "Civiltà cattolica" pubblica un articolo del gesuita Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europea.
Egli sostiene che "le paure nell'Europa dei nostri giorni sono molteplici e, ben mescolate, conducono, con l'ascesa dei populismi, a una destabilizzazione delle nostre democrazie e a un indebolimento dell'Unione Europea". Ovvia la stoccata contro i populismi e i sovranismi che sarebbero indirizzi politici "in netta contrapposizione con una prospettiva fondata sul Vangelo" e colpevoli di alimentare un "gioco infame con le nostre angosce" (sic!). Ora ciascuno può esprimere liberamente il suo pensiero, ma un rivista del genere le cui edizioni, non dimentichiamo, sono pubblicate solo dopo il placet della segreteria di Stato vaticana, la dice lunga sulla piega (e piaga) sempre più politica che sta prendendo la Chiesa di Bergoglio. Se sbagliare è umano, perseverare nell'errore di assumere posizioni politiche, oltretutto opinabili, diventa diabolico. È chiaro che se continuerà ad intervenire in questo modo nel confuso agone politico nazionale ed internazionale, il Vaticano diventerà un nemico d'Italia e d'Europa.
Giovanni FLAMMA