Centenario dell’Impresa dannunziana. Memoria Patriae prima vis.
Il 2019, centenario dell’Impresa di Fiume, vedrà una rinnovata strategia volta al completamento dell’Unità d’Italia?, o perlomeno volta a raggiungere il bilinguismo perfetto nei territori geograficamente italiani che prima del Trattato di Pace del 1947 erano anche politicamente italiani?
Una strategia che, in vista del titolo di “Capitale europea della cultura” assegnato per il 2020 a Fiume – Rijeka (rijeka in croato significa fiume), dovrebbe essere particolarmente stringente nell’assicurarsi che il bilinguismo perfetto italiano – croato venga applicato in tutto il territorio dell’ex Corpus Separatum; bilinguismo da garantirsi internazionalmente anche nel caso di futura diversa amministrazione statuale della Città.
Non sono poche le associazioni italiane che si occupano e preoccupano di salvaguardare l’identità italiana nei territori già amministrati dall’Italia prima del Trattato di Pace del 1947; tutte necessitano di un appoggio politico da parte dello Stato italiano.
E di associarsi necessitano tutti quegli italiani che si dichiarano apertamente irredentisti – vocabolo fuori moda ma che propone semanticamente la politica volta al raggiungimento dei confini naturali d’Italia -, e quegli italiani che si limitano a voler ottenere una qualche ulteriore tutela a favore degli italiani rimasti nei territori occupati dagli slavi jugo durante la Seconda Guerra Mondiale, e quegli italiani costretti all’esilio che in quei territori amano andare spesso, e quegli italiani che comunque vi sono legati da amor di Patria.
Claudio Susmel
da Oblo' www.claudiosusmel.it