In memoria
SANDRO CREMONTE PASTORELLO
“PIEMONT FA GRADO”
Martedì 9 maggio h. 11.
Viso marmoreo, un battito impercettibile delle palpebre reclinate, avvolto nel manto del Sovrano Militare Ordine di Malta, il conte Alessandro Cremonte Pastorello di Cornour si è congedato dagli amici. Dalla dimora austera alla volta della Chiesa della Crocetta nella sua Torino, lo accompagnano la Contessa Anna, sposata nel 1960, la figlia Mariella, il figlio Goffredo, con le consorti, i nipoti, i picchetti dei Cittadini dell'Ordine, di Corpi e gli Armigeri fedelissimi.
In 85 anni (nato a Torino il 30 luglio 1937, si è spento in Casa il 7 scorso) Sandro ha vissuto tre vite in una. Anzitutto la Famiglia-Azienda. La sua è la quinta generazione dei Cremonte al comando dei Cittadini dell'Ordine, il più antico Corpo di sicurezza privata d'Europa. La sua bandiera fu decorata di Medaglia d'Argento al valore civile nel 1870. Tra gli antenati, Sandro contò molti combattenti nelle guerre per l'indipendenza. Suo padre, Giuseppe (1909-1974), nella seconda guerra mondiale combatté sui fronti Greco-albanese e Croato-montenegrino.
Nella prestigiosa carriera professionale identificata naturaliter con la Famiglia Sandro resse cariche nazionali e internazionali sino al Direttivo mondiale della Lega internazionale delle Società di Sorveglianza.
Concepita la vita come “missione” all'insegna del motto Legge e Ordine (che non è reazionario ma sanamente istituzionale), Cremonte Pastorello ha attestato fedeltà alla Monarchia costituzionale di Casa Savoia nella quale crebbero i suoi avi e si riconobbe. Già membro della giunta dell'Unione Monarchica Italiana, fondatore del Movimento Monarchico Italiano (vi ebbe sodali il conte Carlo Galimberti e il barone Roberto Ventura, genero di Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon), fu cooptato nella Consulta dei Senatori del Regno, voluta nel 1955 da Re Umberto II affinché non andasse dispersa l'opera morale del Regio Senato. Vicepresidente Anziano del sodalizio, che riconosce in Amedeo di Savoia, duca di Savoia e di Aosta, l'erede alla Corona d'Italia, Sandro Cremonte ha promosso un ventaglio straordinario di “presìdi” culturali, quali “Le Armi del Re”, il Premio “L'Arcangelo”, dedicato a San Michele, protettore della Sicurezza, e il Gruppo Croce Bianca (con sede a Torino, via Barbaroux 43). Ne festeggiò i 25 anni a Palazzo Carignano con i suoi stretti collaboratori, Carlo Braghero e Guido Ornato.
Visse infine una terza vita, all'insegna della filantropia che opera nella discrezione. E' condivisione di sofferenza e lenimento. Nell'ambito della beneficenza dell'Ordine melitense, con la contessa Anna e i figli, Sandro costituì il Gruppo Missionario “La Speranza di Sant'Anna”, impegnato in Madagascar.
La Principessa Maria Gabriella di Savoia e il principe Amedeo di Savoia, Duca di Savoia e di Aosta, memori di quanto Sandro fosse caro a Umberto II, si uniscono nel ricordo di un grande italiano ed europeo che soleva ripetere “Piemont fa grado”.
Aldo A. MOLA
Didascalia della foto: il conte Alessandro Cremonte Pastorello e la consorte Anna al 25° del Gruppo Croce Bianca (Palazzo Carignano).