L'amore per la Patria nei versi del poeta Giovanni Prati (Campo Lomaso, 27 gennaio 1814 – Roma, 9 maggio 1884): fervente monarchico, è stato poeta e politico italiano, Senatore del Regno d'Italia nel gruppo parlamentare della Sinistra Storica.
Nei suoi versi si celebrano la patria, l'amore e gli umili. La lirica del Prati è pervasa dal desiderio di una vita interiore colma di affetti nobili. In particolare, egli identificò il mondo superiore dello spirito con la poesia. La sua arte è pervasa di un'intensa musicalità. Nella sua ultima produzione, in particolare ‘Nei canti di Iside', si chiude in un mondo di delicate immagini, di fate, di sogni e di incantesimi.
VIVA IL RE!
Viva il Re! Tra' suoi gagliardi,
benedetto, ei muove il pie:
vivan sempre gli stendardi
dell'Italia e il nostro Re!
Sin che ferva in ogni schiera
il coraggio e la pietà,
guai chi l'itala bandiera
temerario offenderà.
Se i nemici avremo in fronte,
saran presti e braccio e cor,
e ogni zolla del Piemonte
stillerà del sangue lor.
Tutti all'Alpe e sul Ticino
ci raccolga un sol pensieri
- Carlo Alberto e il suo destino -
sia la voce del guerrier.
Rotti e pesti elmetti e maglie,
ma inoffeso il forte acciar,
tornerem dalle battaglie
nuovi tempi a cominciar.
Fremeran d'allegri suoni
le borgate e le città,
e di libere canzoni
tutta Italia echeggerà!
Tutti siam d'un sol paese,
solo un sangue in noi traspar;
a ogni tromba piemontese
mandi un'eco e l'Alpe e il mar.
Viva il Re! Tra' suoi gagliardi,
benedetto, ei muove il pie:
vivan sempre gli stendardi
di Savoia e il nostro Re!