Alle ore 11 di oggi 23 Aprile 2022 a Predappio, in Via Roma 51, è stata inaugurata la Mostra O Roma o morte. Un secolo dalla Marcia. Nell’imminente ricorrenza del compimento del Centennale (28 Ottobre 2022), la Mostra, come dichiarato dagli stessi organizzatori Francesco Minutillo e Franco D’Emilio, intende offrire al pubblico un percorso storico, documentario e cimelistico degli eventi che, a partire dalla Grande Guerra, portarono alla Marcia su Roma e all’insediamento del Governo Fascista.
Sotto i buoni auspici di una giornata allietata finalmente da un pur timido sole, tra lo sventolio di Tricolori del Regno d’Italia, la giornata è iniziata con una breve presentazione degli organizzatori della Mostra. Si è in particolare sottolineato il carattere scientifico e culturale della stessa, che ha la chiara volontà di descrivere i fatti in un modo non meramente ideologico, ma storico: cento anni sono passati ed è il momento di poter studiare quegli eventi in modo tranquillo, senza dover per forza scatenare litigi e passioni ormai fuori tempo massimo. Se è vero infatti che gli ideali sono immortali ed è giusto trarre spunto dalle esperienze passate, le vicende restano circostanziate e non possono considerarsi come se fossero perennemente presenti, tanto più se è già passato un secolo.
E' pertanto necessario ripercorrere gli avvenimenti con la reale intenzione di indagare la storia. Gli storici asserviti alle ideologie dei vincitori della Seconda Guerra Mondiale hanno invece avuto un altro obiettivo: la costruzione di una sorta di fiaba con buoni e cattivi, con il ruolo dei cattivi già assegnato a priori agli sconfitti. Già il fatto che essi neppure definiscano la Marcia su Roma come Rivoluzione Fascista dimostra la loro cattiva fede: indipendentemente dal fatto che se ne condividano o no gli ideali, quella Fascista fu l’unica autentica Rivoluzione a tutto tondo che conobbe il nostro Paese. Una Rivoluzione in grado di modificare, rinnovare, trasformare, costruire la concezione e l’espressione politica, culturale, ideologica e pratica dello Stato e del Popolo Italiano.
Dopo le presentazioni vi è stato il canto del celeberrimo Inno a Roma e quindi il taglio del nastro. Il pubblico ha cominciato così a scorrere in rassegna il copioso materiale presente nelle sale e nei corridoi, raccolto grazie alla collaborazione di importanti collezionisti privati: 20 grandi pannelli illustrativi, 15 sezioni tematiche, 170 cimeli e opere. Il tutto è stato allestito con gusto e in modo da rispettare lo sviluppo storico degli avvenimenti.
Tra gli oggetti più notevoli da segnalare una lettera autografa di D’Annunzio, un enorme Tricolore Nazionale con Stemma Sabaudo, un massiccio busto del Duce, un possente busto del Re e il cosiddetto “profilo continuo” del Duce. Importante la sala che espone il vestiario tipico degli Squadristi e dei membri dell’ONB e della GIL; presente anche un’autentica bicicletta da Bersagliere Ciclista.
Busto di S. M. il Re Vittorio Emanuele III
Il celebre e curioso "profilo continuo" del Duce
La bicicletta di un Bersagliere Ciclista
Notevole anche il materiale librario esposto.
Presto sarà disponibile il catalogo della Mostra, corredato da contributi e articoli culturali e storici di vari autori, tra cui il sottoscritto.
La Mostra, che sarà aperta tutti i Venerdì, i Sabati, le Domeniche e i giorni festivi fino al 6 Novembre 2022, osserverà i seguenti orari: il mattino dalle 10,00 alle 13,00 e il pomeriggio dalle 14,00 alle 19,00.
Essa merita una visita da parte di tutti coloro che abbiano interesse nei confronti della storia del proprio Paese, indipendentemente dalle idee politiche professate.
Vittorio VETRANO