Il 28 Maggio 1972 moriva a Parigi Edoardo VIII, il controverso Sovrano del Regno Unito costretto ad abdicare, ufficialmente per via della relazione amorosa con Wallis Simpson. Ma fu veramente soltanto una “questione mondana” a eclissarlo dalla scena politica britannica o in realtà vi contribuì anche il suo pensiero politico inviso al regime liberaldemocratico? Proviamo a ipotizzarlo con quest’articolo di Vittorio Vetrano.
1. Cenni biografici
Il 23 Giungo 1894 nasceva a Richmond upon Thames, regnante la Regina Vittoria, il futuro Edoardo VIII, primogenito del futuro Giorgio V. Egli manifestò sin da giovane un carattere ardito, forte, deciso e piuttosto insofferente al conformismo. Abituato da subito ai lunghi viaggi, nel 1907 si arruolò in Marina. Divenne Principe di Galles in seguito all’ascesa al trono del padre, dopo la morte del nonno Edoardo VII, avvenuta nel 1910.
Allo scoppio della Grande Guerra scalpitò per combattere in prima linea, ma, pur inviato al fronte, fu tenuto il più delle volte, per ordine del Primo Ministro, nelle retrovie. Nei pochi casi in cui riuscì a partecipare alla guerra in modo più attivo mostrò comunque un notevole valore, ottenendo una Croce di Guerra. Imparò altresì a guidare gli aeroplani.
Dopo la Grande Guerra iniziò a visitare l’Impero Britannico, dedicandosi in particolare alle aree più povere, studiando il modo di risollevarle. Conobbe presto un’americana, divorziata, di cui s’innamorò perdutamente: Wallis Simpson. La cosa era ovviamente piuttosto sconveniente per il Principe di Galles, che in tal modo si rese inviso a buona parte della popolazione. In effetti, in base alla religione ufficiale anglicana, egli non avrebbe potuto sposare una donna divorziata.
A livello politico erano note le sue simpatie per le idealità socialnazionali, cosa assai rara per la sua dinastia, così legata alle istituzioni liberaldemocratiche anglosassoni.
Alla morte del padre Giorgio V, avvenuta il 20 gennaio 1936, egli divenne Re di Gran Bretagna e Irlanda e Imperatore delle Indie (Edoardo VIII). Tuttavia la questione del matrimonio con la Simpson, desiderato dal Re ma vietato dalle leggi britanniche, portò all’abdicazione: l’11 dicembre 1936 Edoardo VIII rinunciò al trono in favore del fratello Alberto, che fu incoronato Re e Imperatore col nome di Giorgio VI. Il nuovo Re nominò quindi Edoardo Duca di Windsor. Questi se ne andò così in esilio, dimorando alternativamente in Francia e Germania.
Il 3 giugno 1937 sposò civilmente Wallis Simpson nel castello francese di Candé a Monts. In ottobre i Duchi di Windsor si trasferirono in Germania, dove furono ricevuti con tutti gli onori da Adolf Hitler, che li ospitò altresì nel suo rifugio alpino delle alpi Bavaresi, Berchtesgaden. Hitler non nascose di considerare Edoardo VIII, per il momento ufficiosamente, il vero Re d’Inghilterra. Inoltre in Germania fu riservato a Wallis Simpson il trattamento di Altezza Reale, titolo per nulla riconosciutole in Gran Bretagna.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, il Governo inglese pretese il ritorno in Patria dei due. Edoardo fu nominato Maggiore Generale per essere assegnato alla missione britannica in Francia, ma, poiché sospettato di spionaggio in favore della Germania (fatto accreditato da fonti vicine all’Ambasciatore tedesco nei Paesi Bassi Conte Julius von Zech-Burkersroda, negato però dal Duca), non se ne fece nulla. Tra l'altro Hitler aveva già assicurato che Edoardo VIII sarebbe tornato sul Trono se la Germania avesse vinto la guerra.
I Duchi si trasferirono, nel maggio 1940, a Biarritz, nei paesi baschi francesi, al confine con la Spagna e un mese dopo attraversarono la penisola iberica per giungere a Lisbona, nei pressi dell’ambasciata germanica, in collegamento con personalità legate al tedesco Hermann Göring, tanto che il primo ministro britannico Churchill minacciò di deferire Edoardo alla corte marziale per intelligenza col nemico e gli intimò di tornare in Patria. Il Governo britannico non voleva però alimentare scandali, perciò escogitò il modo di allontanare definitivamente Edoardo VIII dall’Europa con qualche incarico speciale. Nell’agosto 1940 l’ex Sovrano fu così nominato Governatore delle Bahamas, carica che accettò di malavoglia, subendola come una punizione. Rimase a governare quelle isole caraibiche fino alla fine della guerra, impegnandosi comunque per il loro benessere.
Dopo la guerra, i Duchi tornarono in Francia, dove proseguirono un’attiva vita sociale, benché ormai lontana dalle faccende inglesi e più in generale dalla politica. Tuttavia il Duca pubblicò nel 1951 un libro di memorie, A King’s Story, assai critico verso la politica britannica. Durante gli anni ’60 la salute di Edoardo peggiorò vistosamente. Egli morì a Parigi il 28 maggio 1972. Le spoglie furono rimpatriate e tumulate nella Royal Burial Ground di Windsor.
2. Il Lord Brummel del XX secolo
Il Duca di Windsor fu nel ‘900 ciò che Lord Brummel era stato nell’800, ovvero l’arbiter elegantiae del secolo. Il suo stile fece scuola, riuscendo a conciliare la geniale originalità, talora con un tocco di eccentricità, con l’assoluta correttezza rispettosa delle persone e degli ambienti.
Tra le tipicità dell’eleganza proposta da Edoardo VIII da segnalare i nodi Windsor e Mezzo Windsor, due dei fondamentali nodi per cravatta, i pesanti tweed campagnoli, i polsini doppi per gemelli, lo sparato a piegoline per la camicia, i sofisticati abiti Principe di Galles, gli smoking blu notte e quelli con i baveri sciallati.
3. La causa della caduta di Edoardo VIII: Wallis Simpson o il timore dei potentati britannici riguardo all’avvento di un’Inghilterra Fascista?
Gli anni che vanno dai primi anni ’30 fino all’abdicazione di Edoardo VIII costituiscono il momento storico in cui l’Inghilterra avrebbe potuto schierarsi dalla parte del fronte socialnazionale: sembra un paradosso, poiché l’Inghilterra è il luogo di nascita della demoplutocrazia. Eppure questa possibilità ci fu realmente, allorché da un lato la BUF (British Union of Fascists) di Sir Oswald Mosley iniziava ad ottenere un certo successo tra la popolazione, dall’altro l’incoronando Sovrano altri non era se non l’esponente della Famiglia Reale oggettivamente più vicino alle idealità socialnazionali, oltre che sincero ammiratore del germanesimo. La storia avrebbe potuto prendere un’altra piega, probabilmente non solo a danno della liberaldemocrazia, ma anche del bolscevismo, ritenuto sia da Edoardo VIII che da Mosley un avversario da battere.
Non possiamo dire quanto abbiano pesato le idee antiliberali di Edoardo VIII nelle enormi pressioni che ebbe nella vicenda dell’abdicazione, ma di una cosa siamo certi: l’essersi liberati di un “Re scomodo” attraverso la questione “Wallis Simpson” fu un vero colpo di fortuna per i potentati liberaldemocratici d’oltremanica, che colsero la palla al balzo per scalzare dal trono il Sovrano che forse avrebbe potuto impedire la Seconda Guerra Mondiale.
Vittorio VETRANO
Bibliografia