Con grande piacere, pubblichiamo sul nostro sito internet la mail che Alberto Conterio, direttore del periodico "Italia Reale", ha inviato al nostro Circolo, in risposta all'editoriale del mese di ottobre 2020. Ringraziandolo per la gradita mail, gli abbiamo chiesto l'autorizzazione a pubblicarla sul nostro sito internet. Crediamo che tutto ciò costituisca, oltre che un cortese scambio di opinioni, anche uno stimolante invito a riflettere sul tema monarchico.
5 - X - 2020
Gentile Sig. Giovanni Flamma,
devo scrivere subito, che sono stato molto contento d’aver avuto un parere, su quanto avevo scritto sul primo numero di Italia Reale di quest’anno.
Mi creda, è l’unico riscontro che ho avuto. Nessuno tra i lettori, iscritti, abbonati e simpatizzanti, e ripeto nessuno, ha avuto il coraggio di dare un cenno, sull’argomento.
Ciò la dice lunga sul disagio che questa “operazione” ha creato. Lei, ha scritto bene, che ciò è servito solo a radicalizzare lo scontro tra i due rami di quanti ancora seguono le vicende di Casa Savoia! Concordo.
Detto questo, desidero fare una puntualizzazione, non per risponderle, ma soltanto per chiarire alcuni aspetti, che mi premono... forse non sono stato abbastanza chiaro.
In apertura del mio “editoriale” io dichiaro senza ombra di dubbio, che quanto fatto non mi vede concorde e felice. E questo è a mio avviso la cosa principale, il messaggio che volvevo che giungesse ai diretti interessati: le loro altezze Reali Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto.
L’ho fatto in apertura e con una buona sfrontatezza, …tanto che ho sentito il dovere di chiedere scusa.
Quindi, se ho dato l’impressione di voler difendere qualcuno, mi spiace. Non era davvero mia intenzione. Non desidero difendere il Principe Vittorio Emanuele su questo argomento, ma allo stesso tempo, resto a lui fedele.
Questo è il “corto circuito”? Può essere, ma non mi sento a disagio per ciò.
Mi sento a disagio per ciò che è diventato il nostro mondo in generale, non per questo “corto circuito”!
Sono convinto che a noi monarchici spetti soltanto di essere fedeli. Non dovremmo neppure porci alcuni problemi. Uno di questi problemi è la questione dinastica. Non ci ho mai visto nulla di positivo, importante, assoluto. Per me resta un non problema, è il mio scritto riguardava la scelta della successione al femminile non altro.
Il resto, che Lei attribuisce al “mio” periodico, non mi appartiene, ed è firmato da altri autori, che trovano spazio sul giornale proprio perché il nostro, resta un giornale. Un giornale di informazione libero... potrebbe anche non essere gestito o diretto da un monarchico.
Concordo con Lei: quanto è espresso sulla “Delucidazione alla comunicazione del 15 gennaio 2020”, è molto grave. Ha perfettamente ragione, ma esula dal mio pensiero e dalle mie possibilità.
Come Direttore del giornale, come giornalista quindi, non ho il diritto di omettere ciò che non mi piace. L’informazione che cerchiamo di dare ai nostri lettori infatti, deve essere la più completa possibile. Sarà poi il lettore a farsi un’opinione, come nel suo caso!
Torno quindi a ringraziarla per avermi scritto, è stata una bella occasione di riconsiderare l’argomento, con un interlocutore attento.
Spero di avere altre occasioni di leggerla e la saluto cordialmente.
Alberto CONTERIO
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Di seguito, pubblichiamo la nostra risposta alla mail di Conterio.
9 - X - 2020
Gent.mo Direttore,
sono positivamente sorpreso dalla sua risposta e La ringrazio. Mi ha fatto molto piacere leggere questa Sua mail. Le Sue parole mi fanno capire che Lei è una persona intellettualmente onesta, come del resto mi aveva anticipato il nostro comune amico Giovanni Ruzzier.
E' un grande peccato che il nostro mondo sia diviso, lacerato, quindi debole, perdente. Noi monarchici avremmo tante idee da poter mettere al servizio della nostra Nazione. Abbiamo il nostro retaggio storico che da solo sarebbe garanzia per sperare in un nuovo Risorgimento italiano. Ma l'opinione pubblica ci denigra, ironizza sulle nostre posizioni, schernisce le nostre proposte. E sicuramente, la divisione di cui sopra, acuisce questa situazione.
Al di là delle simpatie per i diversi rami di Casa Savoia, abbiamo in comune una solida base ideale e valoriale, sulla quale dovremmo interagire e collaborare in maniera sempre più proficua.
Mi auguro e sono sicuro che troveremo in futuro occasioni per poter unire le forze per la comune Causa, anche tramite persone di valore come Palo Ricciardi del quale abbiamo pubblicato alcuni articoli sul nostro sito.
La invito a visitare il nostro sito internet www.circolodantealoghieri.com
Molto cordialmente,
Giovanni FLAMMA