Era ormai una consuetudine che Rimini ricordasse il grande Giulio Cesare, quello del “alea iacta est”. Da anni l’Associazione Ricerche Iconografiche e Storiche di Rimini (ARIES) organizza l’evento, con il patrocinio gratuito del Comune di Rimini e con la collaborazione, fino allo scorso anno, del Comando del 2°/121°Rgt. Artiglieria c.a. “Ravenna” di stanza alla caserma intestata al Condottiero romano e con i componenti la “Legio XIII” schierati sul posto.
Cerimonie semplici, inizialmente prima alla caserma dove si trova collocato la statua di Giulio Cesare, quella statua che il Duce Benito Mussolini regalò alla città di Rimini e che dopo la guerra, a cura dei comunisti nostrani, è stata prima nascosta, poi addirittura sotterrata ed infine quasi miracolosamente rinvenuta dai militari, che la ripulirono e se la portarono nella loro caserma.
Militari schierati, brevi discorsi del Comandante, del rappresentate ARIES e Legio XIII, deposizione di un mazzo di fiori al piedi della statua per poi confluire nella sala convegnio per una conferenza sulla vita del Condottiero.
La cerimonia aveva il suo epilogo ufficiale in piazza Tre Martiri, già piazza "Giulio Cesare" con la presenza delle Autorità, scolaresche e riminesi e con la deposizione di una corona al “suggestum”, cui seguivano brevi discorsi e la lettura di qualche allocuzione.
Quest’anno le “Idi di marzo”, causa coronavirus passano nel terrificante silenzio delle nostre città spaventate, ma che guardano avanti con fiducia per l’avvenire che dovrà ridarci la gioia della vita nel ricordo delle nostre radici.
Rimini, 15 marzo 2020
Giovanni Ruzzier