RENZO PASOLINI "IL PASO"

Renzo Pasolini detto "Paso" (Rimini, 18 luglio 1938 – Monza, 20 maggio 1973) è stato un pilota motociclistico italiano. Il suo modo di correre entusiasmò le folle, il suo motto poteva riassumersi in "tutto e subito", uno di quei piloti che non facevano calcoli, o sul podio o in terra. Il pubblico degli appassionati fu diviso in quegli anni dal dualismo con Giacomo Agostini che vinse moltissimo. Pasolini invece, anche per il suo modo di correre e l'eccesso di agonismo, fu accompagnato da alcune vicende sfortunate che non gli permisero di vincere il mondiale.


Da bambinetto, avevo, oltre alla lettura, prevalentemente dei fumetti ed il gioco, una passione. Portavo con me un quaderno nel quale disegnavo le moto o come le chiamiamo noi in Romagna i ...motori. Ero affascinato, fors'anche istigato benevolmente dal nonno paterno, Giuseppe, che  a  differenza di mio padre, era basso di statura agile e dinamico come non ma con la passione, da buon romagnolo, ...dei  mùtor. 

Allora,  con trepidazione della nonna e la preoccupazione del figlio (mio padre), inforcava il suo Guzzi Falcone GTV 500 cc., rosso, per lanciarlo sul  lungomare deserto di Cesenatico e quando le condizioni lo permettevano, anche sulla strada che conduce a Cesena. In  spiaggia d'Estate, dopo aver giocato e fatto un lungo bagno, mi soffermavo a disegnare  le moto, attirando l'attenzione dei vicini di ombrellone;  erano dei signori imolesi con figli di una decina d'anni più di me. 

Tra l'oro il signor Berto, s'interessava ai miei schizzi e li pretendeva come ricordo personale; egli era nientemeno che il giornalista sportivo del Resto del Carlino e Tuttosport Ezio Pirazzini che, negli anni seguenti fino al 1971, in occasione delle gare motociclistiche sui circuiti cittadini, mi accompagnò più volte con sé nel settore stampa, facendomi conoscere i campioni di allora: il pluriridato Giacomo Agostini, Silvio Grassetti, Phil Read, Tarquinio Provini, Walter Villa, Mike Hailwood, Angelo Bergamonti e il protagonista di.oggi, il riminese Renzo Pasolini, IL PASO.

Pasolini era nato proprio  il 18 luglio del 1938 e lo ricorderò, diversamente dalle biografie lette che lo hanno descritto un  rude, come una persona disponibile ed attenta a spiegare i pezzi meccanici della sua moto, anche ad un bambino curioso ed affascinato dai particolari come me.

Sempre con la sigaretta accesa in bocca, a pochi minuti dalle prove, lo vedevo sporco di grasso ed olio, con indosso la tuta da meccanico, allestire fino all'ultimo, la sua Benelli per le 350 cc.  dopo avere fatto altrettanto per la moto delle 250 cc. Mi sembrava un cavaliere che,  prima di un duello,  controllava la propria armatura. Definito con gl 'altri piloti un centauro, aveva in comune con questa figura mitologica il "nasare" il vento ed il senso di spericolata velocità che si percepiva dal suo sguardo, nonostante gareggiasse con occhiali "spessi".

Mi ricordai di lui all'indomani della tragedia di Monza nel 1973 in cui perì subito dopo la partenza insieme all'astro nascente Saarinen, quando alle medie,  affrontammo la lezione d'Italiano sui poemi omerici. 

Lo accostai, nel mio ricordo, ad Ettore, l'eroe buono.


Gianluca RIGUZZI


Allego due link di riferimento per un approfondimento appropriato del  grande campione riminese:

https://www.stileruvido.com/renzo-pasolini-il-ragazzo-con-gli-occhiali/

https://youtu.be/Bb6kco8tp3s