E NON MI CHIAMI RAZZISTA

L'incandescente invettiva che Giovanni Ruzzier, a nome dell'Italia intera, ha recapitato alle testate giornalistiche di "Libero", "La Verità" e "Corriere della Sera".


E NON MI CHIAMI RAZZISTA

Buon giorno signor avv. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri. Devo darLe atto che Lei, mai eletto e quindi occupatore improprio di Palazzo Chigi ed il suo Governo, merita una citazione.

Mentre sta dilagando il “coronavirus” apportatore di morte, mentre tutti coloro che operano negli ospedali, in condizioni precarie, legga mancanza di respiratori, mascherine, camici, guanti ed altro, mentre i nostri medici, infermieri, volontari muoiono per salvare la vita di quanti sono colpiti da questa pandemia, mentre le Forze dell’ Ordine e le FF.AA, preposte alla vigilanza, sono alle prese, come tutti i cittadini a valutare l’esibizione della “quarta” autocertificazione, mentre partite IVA, professionisti, piccole e medie imprese sono costrette  alla chiusura mettendo in seria difficoltà i lavoratori tutti e l’economia di questa nostro Stivale e potrei continuare, Lei che fa?

Autorizza, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, quindi con soldi nostri, la concessione di  un finanziamento di 50 milioni di euro alla Tunisia per fronteggiare l’emergenza “coronavirus”. 

Sono basito signor Conte! Non crede che quei 50 milioni avrebbero potuto dare respiro alla nostra sanità, ridotta all’osso? Già ci sobbarchiamo i detenuti tunisini, sfamandoli. Ha pensato che anziché fare il benefattore avrebbe potuto rimandare a casa loro, cioè in Tunisia,  i delinquenti che sono venuti  delinquere da noi?

Vada a casa avv. Conte, senza rancore, tanto Lei non passerà alla Storia di questo Stato come il Churchill di turno.


Giovanni RUZZIER